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Continuamo l’informazione sulle posizioni delle forze di sinistra di fronte al voto nelle elezioni europee. Crediamo utile riprendere articoli o dichiarazioni di alcune organizzazioni anticapitaliste (Francia, Spagna e Grecia) con cui intratteniamo relazioni e attività comuni. L’articolo che segue è della portavoce del NPA francese Christine Poupin, che esamina la portata della vittoria del Fronte nazionale e le risposte da costruire da parte delle forze sindacali e politiche della sinistra francese. In precedenza è stata pubblicata la dichiarazione della Izquierda anticapitalista dello stato Spagnolo, una della organizzazioni impegnata nell’esperienza di Podemos, la lista che ha ottenuto uno straordinario ed inaspettato risultato nelle elezioni europee. Infine pubblicheremo la dichiarazione di DEA (Sinistra operaia Internazionale) una delle organizzazioni che costituiscono Syriza in Grecia.ndr
L’urgenza di una risposta sociale e politica
Con il 25,6% dei voti su scala nazionale, il 31,2 e il 29% nelle vecchie regioni industriali rispettivamente del Nord-Ovest e dell’Est, l’estrema destra ottiene il suo risultato migliore.
L’estrema destra arriva largamente in testa e conferma un suo radicamento nazionale. La massiccia astensione non può rassicurare. Non c’è nulla che possa dirci che quelli che non sono andati a votare avrebbero fatto una scelta sensibilmente diversa.
Né ridere, né piangere, capire
Il Fronte nazionale (FN) approfitta delle divisioni della destra classica, dell’affarismo e della corruzione che si manifestano platealmente, della crisi dell’UMP (Unione per un movimento popolare il principale partito del centrodestra, ndr) che le ha impedito di approfittare del rigetto del PS. Il partito socialista ha ampiamente meritato di essere sceso al di sotto del 14%. La sua sconfitta non è un caso: paga la politica filopadronale condotta da due anni a questa parte. E’ tutto il sistema istituzionale basato sull’alternanza tra UMP e il PS che è sconvolto.